E perchè l'imperatore chiedeva il motivo della sua deposizione, gli rispondevano aspramente essere ciò accaduto per avere tanti anni travagliata la Chiesa con una odiosa contesa, perchè vendette i vescovadi, le abbazie e tutte le dignità ecclesiastiche; perchè non ubbidì alle leggi nell'elezione de' vescovi. Ecco, soggiungevano, i motivi che determinarono il sommo pontefice ed i principi di Germania non solo a privarvi della comunione dei fedeli, ma ancora del trono.
«Ma voi, replicò l'imperatore, voi arcivescovi di Magonza e di Colonia, che mi accusate d'avere vendute le dignità ecclesiastiche, dite almeno quanto esigessi da voi allorchè vi diedi quelle chiese, le più ricche e potenti del mio impero: e perchè, se forzati siete di confessare ch'io nulla vi chiesi, perchè v'associate ai miei accusatori, quasi non sapeste che in ciò che vi risguarda ho esattamente eseguito il mio dovere? Perchè v'unite voi pure a coloro che hanno mancato alla data fede ed ai giuramenti fatti al loro principe? perchè vi fate loro capi? Pazientate ancora pochi giorni, che l'età ed i sofferti affanni mi mostrano non lontano il naturale termine di mia vita; o se pure volete ad ogni modo togliermi il regno, fissate un giorno in cui mi toglierò di mia mano la corona di capo per porla su quello di mio figliuolo.»
Gli arcivescovi gli fecero comprendere di essere disposti a dare anche colla forza esecuzione agli ordini della dieta, onde Enrico ritirossi; e consigliatosi coi pochi amici che gli rimanevano ancora, vedendosi circondato da gente armata cui non avrebbe potuto resistere, si fece recare le insegne reali ed il manto; indi, salito sul trono, fece chiamare gli arcivescovi.
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