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      O sia che il dolce clima e le delizie della Magna Grecia snervassero il vigore de' Lombardi Beneventani; o pure che i Campani, i Pugliesi, i Calabresi avessero con una vita laboriosa, e forzati a mettersi in salvo dalle frequenti aggressioni, ricuperato in parte il valore de' loro antenati; dopo due o tre generazioni non v'ebbe più una sensibile diversità tra il valor militare delle due nazioni. Per assicurare ai Greci le città marittime bastava interessare gli abitanti a difenderle, rendendo loro una patria: ciò avrebbe dovuto farsi dalla politica, e non fu che la conseguenza della debolezza dell'impero greco, e dell'azzardo. L'imperatore rinunciò a parte de' suoi diritti, e tanto bastò perchè le istituzioni municipali che non eransi mai abolite, e che tutte erano repubblicane, riprendessero l'antica loro forza.
      La repubblica romana aveva formato i governi municipali e quelli delle colonie sul suo proprio modello, e soltanto in alcune città aveva conservate alcune istituzioni ancora più antiche, ma ugualmente repubblicane; nè gl'imperatori eransi adombrati di questo spirito e di queste impotenti forme che oscuramente sussistevano nelle piccole città. Due secoli dopo l'intera schiavitù della Grecia, sussistevano ancora nell'isola d'Eubea le assemblee del popolo, che giudicavano ed emanavano leggi, i demagoghi, gli agitatori, e tutte le apparenze d'un'assoluta democrazia(246). Le costituzioni municipali, modellate su quella di Roma, conservaronsi ancora lungo tempo, perchè più consentanee alle leggi generali.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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