Nel periodo dei cinque secoli che racchiude la durata delle repubbliche della Campania, furono queste frequentemente chiamate a guerreggiare contro i Lombardi padroni del ducato di Benevento. Ma, per il corso di tre secoli, tali guerre ci vengono appena indicate da pochi monumenti storici, ed assai confusamente, non avendo verun istorico antico delle città greche, e non incominciando le cronache degli scrittori lombardi beneventani che col regno di Carlo Magno. Per altro, poco dobbiamo dolerci di non avere di quelle guerre più circostanziati racconti; perciò che la debolezza dei due popoli nemici, e la natura del paese, li forzavano a limitare le loro imprese all'attacco di qualche castello o villaggio posto su le montagne; e quando non accadeva loro d'impadronirsene nel primo impeto, non avendo modo di formarne regolare assedio, i principali guerrieri, approfittavano di qualche opportunità per dar prove del loro valore battendosi in singolar duello, o tentando qualche ardita scorreria nel cuore del paese nemico; poi si ritiravano. I Lombardi s'avanzarono più volte fin sotto le mura di Napoli, di Gaeta, d'Amalfi, ed allora i Greci, in cambio d'impedire al nemico lo stendersi nelle loro campagne, riparavansi, fossero cittadini o villani, entro le mura dei loro castelli. E perchè avanti che s'inventassero le artiglierie, i mezzi d'attaccar le piazze erano affatto sproporzionati ai mezzi di difesa, non potendosi ridurre che per fame o per viltà, tutti gli attacchi de' Lombardi tornarono vani.
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