Erano omai cento cinquant'anni passati da che i ducati di Napoli e di Gaeta. mantenevansi indipendenti in mezzo ai Lombardi Beneventani, allorchè Leone l'Isaurico, coll'abolire ne' suoi stati il culto delle imagini, disgustò i suoi sudditi d'Italia, e perdette parte delle province che possedeva in questa contrada. Esilarato, duca di Napoli, volendo obbligare quegli abitanti, fortemente attaccati al culto delle imagini, all'osservanza delle ordinanze imperiali, li rese ribelli. In pari tempo papa Gregorio II, avendo accusato il loro duca d'aver preso parte in una trama per assassinarlo, essi massacrarono il duca e suo figlio; rimandarono il duca Pietro destinato suo successore a Costantinopoli; forzarono il patrizio Eutichio a giurare di nulla intraprendere contro il papa, e convennero coi Romani e col re Lombardo di difendere contro chiunque si fosse il successore(256) di s. Pietro(257). Non perciò lasciarono di riconoscere la supremazia degl'imperatori orientali; e perchè questi, per lo stesso motivo delle imagini, avevano già perduto l'Esarcato di Ravenna, trovarono conveniente di non s'opporre apertamente al culto delle imagini: onde i Napoletani accolsero il nuovo duca loro mandato da Costantinopoli. Intanto questo scisma indebolì sempre più i legami che univano le città Campane all'impero, e lo spirito d'indipendenza vi fece rapidissimi progressi.
Quando del 774 fu da Carlo Magno distrutta la monarchia lombarda, era duca di Benevento Arichis, genero dell'ultimo re Desiderio; il quale non volendo riconoscere il nuovo sovrano d'Italia, fu il primo de' principi beneventani a dichiararsi indipendente, facendosi coronare ed ungere dai vescovi del suo principato.
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