I mercanti si sparsero la sera per le strade di questa città, chiedendo ad alta voce, come costumavasi a que' tempi, ospitalità; ed alcuni di loro, siccome avevanlo sperato, furono ricevuti dai carcerieri di Siconolfo. «Noi abbiamo una camera ben disposta, dissero costoro; alloggiate presso di noi, e se domani vorrete donarci alcuna cosa, ve ne saremo grati.» Questa è press'a poco l'usanza con cui in quelle province s'alloggiano anche ai dì nostri i viaggiatori. I Salernitani incaricarono i loro ospiti di provveder vino ed altre cose; e gl'incoraggiarono poi a darsi buon tempo; ma quando li videro ubbriachi e in preda ad un profondo sonno, liberato subito Siconolfo, lo condussero a Salerno sulla loro flotta(277).
La simultanea elezione di due principi, Radelchiso a Benevento, e Siconolfo a Salerno, diede origine a lunghe guerre civili, a divisione, a debolezza, e finalmente, dopo due secoli, alla total rovina della nazione lombarda nel mezzogiorno d'Italia. I Saraceni, venuti di Sicilia in soccorso di Radelchisio, incominciarono dall'occupare, a danno del loro alleato, la città di Bari. Siconolfo, autorizzato dall'esempio del suo nemico, chiamò di Spagna altri Saraceni della setta degli Aglabiti e nemici de' Saraceni affricani; i quali, secondo la più probabile opinione, s'impadronirono di Taranto e saccheggiarono le Calabrie(278).
Questi sconsigliati principi si fecero una guerra tanto più crudele, in quanto che le loro armate composte essendo di Lombardi e di Musulmani, questi rovinavano le campagne e saccheggiavano le città, senza che i sovrani che gli avevano assoldati osassero di metter freno alla feroce loro barbarie; come non ottennero verun vantaggio dal loro ajuto nell'andamento della guerra.
| |
Siconolfo Salernitani Siconolfo Salerno Radelchiso Benevento Siconolfo Salerno Italia Saraceni Sicilia Radelchisio Bari Spagna Saraceni Aglabiti Saraceni Taranto Calabrie Lombardi Musulmani
|