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      I Normanni o Danesi, dopo avere lungo tempo saccheggiate le coste della Francia, del 900 ottennero uno stabilimento nella Neustria, che dal loro nome fu poi chiamata Normandia. La lunga permanenza d'un secolo in questa provincia non iscemò nel cuor loro l'antica passione per le strane e difficili intraprese. Avevano abbracciata la religione cristiana, ma come i Greci avevano introdotte nella religione le sottigliezze scolastiche, gli Egizj e gli Assirj il carattere contemplativo e la loro morale ascetica; così i popoli settentrionali la resero cupa e sanguinaria com'era quella del loro Odino; insegnando il disprezzo della morte, eccitando il valore, e promettendo alle azioni gloriose una compensa nell'altro mondo.
      Popoli coraggiosi ed intraprendenti essendosi fatti cristiani credettero, o si compiacquero di credere, che non potevano salvarsi senza visitare i sacri luoghi illustrati dalla presenza dei fondatori e dei martiri della religione. Una lodevole curiosità, una sensibilità virtuosa, e quell'amore, per così dire, innato dell'uomo per tutto ciò che gli richiama simbolicamente l'antichità, erano sufficienti motivi per condurre molti Cristiani in terra santa, quand'anche la Chiesa non avesse risguardate quelle fatiche come un mezzo di eterna salute; ma il numero de' divoti viaggiatori crebbe all'infinito quando in compenso di questo pellegrinaggio, pericoloso è vero, ma interessante, variato e sempre nuovo, promise la remissione di tutti i peccati e l'ingresso del cielo.
      I Normanni furono di tutti i popoli settentrionali i più caldi pellegrini.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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