Le trattative di Melo erano state continuate da papa Benedetto VIII; ma l'impresa d'Enrico si terminò coll'acquisto di Troja nella Puglia(302); perchè una malattia epidemica che faceva strage della gente tedesca, l'obbligò a ritirarsi. Intanto questa spedizione riuscì utilissima ai Normanni, i quali, militando tutti sotto gli stendardi d'Enrico, trovaronsi, allorchè ritirossi l'armata tedesca, riuniti tutti assieme sotto Rainolfo sopravvissuto al fratello Drengot(303). Dietro i consigli di Rainolfo essi abbandonarono per la seconda volta la Puglia, e s'impadronirono d'Aversa, in allora piccolo castello del ducato di Napoli sulla strada di Capoa, e vi si stabilirono e fortificarono, volendone formare una seconda patria. Eransi da poco tempo stabiliti in questo castello, quando Pandolfo IV, principe di Capoa, sorprese Napoli, che fino a tal epoca aveva resi inutili gli attacchi de' Lombardi. Sergio, maestro de' soldati e capo di quella repubblica, mal soffrendo di rimanere in una città caduta in potere d'uno straniero, sortì coi principali cittadini, e si riparò in Aversa: di dove, poi ch'ebbe coi soccorsi de' Greci e de' cittadini rimasti fedeli alla patria, accumulato quanto danaro bastava per saziare la cupidigia normanna, venne alla loro testa ad attaccare la guarnigione del principe di Capoa, e battutala, rientrò in Napoli. Allora confermò ai Normanni il possesso di Aversa e del suo territorio, erigendolo in contea, di cui investì Rainolfo: di modo che i primi Normanni ch'ebbero stabile dimora in Italia, furono feudatarj della repubblica di Napoli(304).
| |
Melo Benedetto VIII Enrico Troja Puglia Normanni Enrico Rainolfo Drengot Rainolfo Puglia Aversa Napoli Capoa Pandolfo IV Capoa Napoli Lombardi Aversa Greci Capoa Napoli Normanni Aversa Rainolfo Normanni Italia Napoli
|