Quasi tutta la Puglia fu conquistata in due anni, e nel 1042 divisa tra i conquistatori. Melfi dichiarata capitale dei loro stati, rimase proprietà comune d'Ardoino e di Guglielmo braccio di ferro, capo dei Normanni: i loro dodici conti ebbero altrettante città, Siponto, Ascoli, Venosa, Lavello, Monopoli, Trani, Cannes, Montepiloto, Trigento, Aceranza, Sant'Arcangelo e Minerbino. E per tal modo si formò nella Puglia una specie di repubblica militare ed oligarchica(310).
Benchè i Normanni avessero scelto a loro capo Guglielmo braccio di ferro, degnavansi poche volte di eseguirne gli ordini; viveano essi coi soli prodotti del saccheggio, e non essendo legati da veruna convenzione, piuttosto che la guerra, esercitavano il ladroneccio alla testa de' loro satelliti. I conventi, le chiese, e quegli stessi luoghi santi che furono poc'anzi l'oggetto dei loro pellegrinaggi, non isfuggivano alle loro rapine(311): di modo che tanti replicati insulti riunirono finalmente contro di loro i vicini potentati.
Leone IX formò la lega dei due imperi contro gli avventurieri normanni. Essendo anch'esso tedesco, riclamò i soccorsi dovuti da Enrico III, imperatore di Germania, ai popoli ed alla Chiesa, e n'ebbe cinquecento uomini d'arme che furono il nervo della sua armata. Pubblicò intanto come sacra la guerra che intraprendeva per la sicurezza dei popoli e delle chiese; e che sarebb'egli capo dell'armata, onde combattere piuttosto col soccorso del cielo, che coi mezzi umani. I Pugliesi, i Campani, gli Anconitani e quelli dello stato della Chiesa si riunirono sotto le sue insegne; e lo stesso fecero i Greci.
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