Egli riclamò contro l'ingiustizia del testamento paterno, e cercò di far valere colle armi i suoi diritti, finchè la predicazione della crociata, aprendo una nuova carriera alla sua ambizione, lo strascinò in Asia colle armate cristiane. Partì del 1096 con suo cugino Tancredi, ed i Normanni spiegarono nell'Asia la stessa bravura, la stessa politica, la stessa avidità, la stessa ambizione che gli aveva già resi potenti e temuti nella Neustria, in Inghilterra, in Italia ed in Grecia(327).
La lontananza di Boemondo e de' suoi guerrieri ridonò la tranquillità a Ruggiero, duca di Puglia, che non aveva più rivale, ma d'altra parte indebolì i suoi stati, e s'oppose ai progetti d'ingrandimento e di conquista(328). Guglielmo, figliuolo di Ruggiero, succedette al padre nel 1111, e regnò fino al 1127 in cui morì senza lasciar figliuoli, per cui tutta l'eredità dei figli di Tancredi Hauteville venne in dominio di Ruggiero II, gran conte di Sicilia e figliuolo di Ruggiero I. Il regno di Guglielmo non fu, come quello del padre, fecondo d'importanti avvenimenti, onde ci affretteremo d'arrivare a quello di Ruggiero, che terminò di consolidare la monarchia normanna, acquistandole il titolo di regno, ed unendo a' suoi dominj il principato di Capoa e le repubbliche della Campania, rimaste fino a tal epoca indipendenti. Quantunque il regno di Ruggiero sia posteriore alla pace di Worms ed al periodo di tempo compreso in questo volume, abbiamo creduto di doverci alquanto scostare dal metodo prescrittoci per non interrompere il racconto della fondazione d'una monarchia nelle due Sicilie, e per terminare la storia delle repubbliche greche della Campania, onde non essere in dovere di parlarne in avvenire.
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