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      Le provvisioni della città erano terminate; ma quelle portate da Roberto, e l'avviso di un prossimo soccorso rianimarono il coraggio degli abbattuti cittadini.
      Poi ch'ebbe vittovagliata la città, l'instancabile Roberto tornò presso l'imperatore onde affrettarne la marcia. Lo trovò accampato in vicinanza di Cremona, e scegliendo l'istante in cui questo monarca, circondato dai suoi generali, faceva la rassegna del suo esercito, si prostrò a' suoi piedi, e coprendosi di polvere, supplicava Lotario a rendergli la paterna eredità, ed a soccorrere gl'infelici suoi alleati, che, abbandonati da lui, perirebbero in breve di fame. Di fatti Napoli trovavasi ridotta agli estremi; le donne, i fanciulli, i vecchi cadevano sulle piazze vittima della fame; «ma Sergio (mi valgo delle espressioni d'un autore contemporaneo(341) che partecipò di tante sofferenze); ma Sergio il maestro de' soldati, ed i fedeli cittadini che avevan cura della libertà della patria, e che non avevano tralignato dagli antichi costumi de' loro padri, preferivano morir di fame alla perdita della libertà, ed al giogo di così detestato nemico.»
      Fortunatamente l'imperatore s'avanzò alla fine per far cessare i lamenti, e prevenire lo scoraggiamento. I messaggieri di Napoli, che avevano accompagnato Roberto, rientrarono in città, dichiarando con giuramento innanzi al maestro de' soldati ed al popolo adunato in assemblea, che avevano veduto l'imperatore a Spoleti colla sua armata. Pochi giorni dopo entrarono pure in Napoli alcuni messaggieri di Lotario, dichiarando ch'era giunto in riva al fiume di Pescara; e finalmente l'arcivescovo di Napoli, ed alcuni principali cittadini, mandati a Lotario, riportarono ai Napoletani la sicura notizia del suo imminente arrivo; perchè, sostenuti da tale speranza, continuarono a soffrir la fame, rigettando le offerte del nemico, quantunque ridotti a soli trecento uomini in istato di portare le armi(342).


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281

   





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