Dopo tutte le altre dovette anch'essa succumbere alla legge universale; ed il governo veneto che legava il presente al passato, ed univa le due epoche della civilizzazione del mondo, cessò ancor esso di esistere.
Alla natura del paese che abitarono i Veneziani devesi ascrivere la cagione della lunga loro indipendenza. Il golfo Adriatico riceve nella sua parte superiore tutte le acque che scendono dalle Alpi verso mezzodì, dal Po che trae origine sul pendio meridionale delle montagne di Provenza, fino all'Isonzo che nasce in quelle della Carniola. La foce del più meridionale di questi fiumi non è lontana più di trenta leghe da quella del più settentrionale; ed in questo spazio il mare riceve ancora l'Adige, la Brenta, la Piave, la Livenza, il Tagliamento, ed un infinito numero d'altri minori fiumi. Tutti nella stagione piovosa strascinan seco enormi masse di melma e di ghiaja, in guisa che il golfo che le riceve, colmato poc'a poco dai loro depositi, non è più mare, ma non è ancora terra, e si chiama laguna, sotto il qual nome si comprende uno spazio di venti o trenta miglia dalla riva. La laguna, vasta estensione di bassi fondi, e di fango coperto d'uno o due piedi d'acqua, che i più leggeri battelli possono a pena attraversare, viene divisa da canali scavati, non v'ha dubbio, dai fiumi che si scaricano in mare, ma in seguito conservati dall'opera degli uomini per l'interesse del commercio. Questi canali sono strade aperte ai grandi navigli, abbondanti di sicuri ancoraggi: il mare che si rompe impetuosamente contro i murazzi e le lunghe e strette isole che circondano la laguna, è sempre in calma oltre questi limiti, nè i venti possono sommover l'onde ove non sonovi profondi abissi.
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