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      Ne' primi anni del dodicesimo secolo furono alternativamente ora sei, ora quattro, rimanendo sempre tre o quattro in ufficio. Del 1122 la durata del consolato si ristrinse ad un anno, e nel 1130 furono divise le incumbenze di questi magistrati per farne due ufficj distinti. Allora si chiamarono consoli del comune i quattro o sei capi della repubblica, che, nominati ogni anno dal popolo, erano incaricati del potere esecutivo, e specialmente del mantenimento della polizia, dell'esecuzione degli ordini criminali, della corrispondenza colle potenze straniere, del comando delle forze di terra o di mare, ed ancora delle lontane spedizioni. Questi consoli, sortendo di carica, rendevano conto al popolo in una generale assemblea dell'impiego del danaro dello stato(391).
      Altri magistrati talvolta di ugual numero, talvolta in numero assai maggiore, si crearono lo stesso anno col titolo di consoli alle liti per essere i supremi giudici della repubblica. La divisione del popolo in sette compagnie, e della città in sette quartieri, serviva in pari tempo a classificare gli elettori, ed a limitare la giurisdizione dei giudici, perciocchè ogni giudice eleggevasi dalla compagnia ch'egli doveva giudicare. In appresso furono formati due tribunali, uno per la città, l'altro per il sobborgo; e l'anno 1179 venne stabilito che il difensore potrebbe richiamare l'instante a quello dei due tribunali ch'egli sceglieva(392). Tanto i primi che i secondi consoli rimanevano in carica un anno.
      In certe occasioni, e dietro domanda del popolo, la repubblica nominava i correttori delle leggi.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo I
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 281