Del 1146 questo paese fu dato a titolo di feudo a due fratelli Sismondi, come apparisce dall'atto che ancora conservasi nell'archivio di Pisa, e che Muratori pubblicò(412).
Il territorio pisano stendevasi lungo il mare da Lerici fino a Piombino; ma non tutta questa contrada era immediatamente soggetta a Pisa; perchè i villaggi e castelli posti sulle due rive di Lerici, Viareggio, Massa, Piombino e Grosseto, eransi soltanto posti sotto la sua protezione, ed acconsentito che le loro milizie guerreggiassero sotto gli stendardi di assai più potente repubblica ch'esse non erano; sottomettendosi alle decisioni de' consoli pisani nelle loro quistioni, invece di deciderle colle armi. Nello stesso modo avevano i Genovesi ridotto nella loro dipendenza non solo la vallata della Polsevera, e le altre che circondano la città, ma inoltre tutte le piccole città delle due Riviere, Lavagna, Ventimiglia, Savona, Albenga(413). E le due repubbliche tenevano queste terre press'a poco in quella dipendenza in cui Roma teneva gli alleati del Lazio.
Le tre repubbliche marittime trovavansi quindi avanti la metà del dodicesimo secolo alla testa di tre piccole confederazioni formate dai Veneziani delle libere città dell'Illirico, dai Pisani di quelle delle Maremme, e dai Genovesi di quelle delle Riviere. Tutte tre eransi assicurate un tale predominio sopra alleati acquistati quasi colla forza, che già li risguardavano come soggetti. È per altro notabile, che qualche residuo di libera costituzione presso le piccole città secondò l'energia delle grandi, e contribuì a dilatarne la potenza ed a renderla più stabile.
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