Un'altra potente famiglia originaria d'Altdorf possedeva in questi tempi la Baviera, e perchè progressivamente ebbe più principi chiamati Guelfo o Welfo, fu alla medesima ed ai suoi partigiani dato il nome di Guelfi21. Gli ultimi due Enrichi e la casa de' Ghibellini avevano sostenute lunghe guerre contro la Chiesa, di cui i Guelfi eransi dichiarati protettori. Quando morì Enrico V, suo nipote Federico d'Hohenstauffen duca di Svevia, che aveva avuta la miglior parte della sua eredità, lusingavasi pure che la corona imperiale non uscirebbe dalla propria casa. Pure la Dieta, dietro i consigli dell'arcivescovo di Magonza nemico della Casa Salica, ne dispose diversamente, proclamando imperatore Lotario, duca di Sassonia, nemico della famiglia Ghibellina22. Questo monarca non tardò a stringersi con nuovi legami ai Guelfi, accordando in isposa al loro capo Enrico IV duca di Baviera l'unica sua figlia ed erede che gli portava in dote il ducato di Sassonia23.
Quantunque Lotario fosse il legittimo successore di Enrico, il passaggio dell'autorità sovrana ad una casa nemica dovea essere cagione di violenti convulsioni allo stato. Nella primavera del 1126 il principe Ghibellino prese le armi, e ridusse la guerra in Alsazia ove possedeva molti castelli; ma in questa prima campagna si trattò la guerra con poco vigore24.
(1127) Nel 1127 Corrado duca di Franconia e fratello di Federico, tornato di terra santa dove aveva combattuto contro gl'infedeli, rialzò colla sua presenza il partito che d'ora innanzi chiameremo ghibellino: forzò Lotario a levar l'assedio a Norimberga; prese, trovandosi a Spira, il titolo di re, e passò di là in Italia, sperando di prevenire Lotario, e di guadagnare i Lombardi al suo partito25.
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