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      Prima che terminasse il XII secolo la violenza d'alcuni gentiluomini risvegliò la sopita animosità delle fazioni, e riaccese la guerra in tutta la Venezia.
      Sotto il regno di Corrado II un gentiluomo tedesco, chiamato Ezzelino, aveva accompagnato quest'imperatore in Italia con un solo cavallo, ed in ricompensa di questi servigi aveva da lui ricevuta la terra d'Onara e di Romano nella Marca trivigiana297. A questo primo fondatore d'una potente casa, resa famosa dai delitti, era succeduto un Alberico, ed in seguito un Ezzelino che pure porta il nome del primo, e viene soprannominato il balbo. Avevano questi signori accresciuto assai il patrimonio della loro casa coll'acquisto di Bassano, di Marostica, e di altre terre poste al nord di Vicenza e di Padova, in guisa che il loro feudo formava già un piccolo principato, non inferiore di forze alle repubbliche confinanti; e siccome le interne fazioni delle città ambivano l'alleanza delle fazioni imperiali, i signori da Romano erano omai risguardati in tutta la Venezia quai capi del partito ghibellino.
      Ezzelino il balbo e Tisolino di Campo Sampiero, il primo nobile vicentino, padovano l'altro, erano congiunti d'amicizia e di alleanza, avendo il secondo sposata una figlia d'Ezzelino, da cui aveva avuto più figli, de' quali alcuni erano già usciti di fanciullezza. Accadde che al primogenito di costoro si offrisse in matrimonio l'erede d'una potente famiglia padovana chiamata Cecilia, che Manfredi, ricco signore d'Abano, aveva, morendo, lasciata orfana.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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