Prima d'assoggettarsi a tale sentenza, cercò di difendersi incendiando le più vicine case; e gran parte della città fu in questo ammutinamento consunta dalle fiamme. Tali furono le prime scene di disordine e di sangue ch'ebbe sotto gli occhi appena nato il figlio del signore di Romano, il feroce Ezzelino299.
Non era per i signori da Romano troppo grave punizione l'esiglio da Vicenza. Ritiratisi a Bassano in mezzo ai loro sudditi, si circondavano dei loro partigiani ugualmente perseguitati, ma sprovveduti delle loro risorse; e perciò costretti, approfittando delle beneficenze di così potente famiglia, di rendersi, di uguali che erano, loro mercenarj. L'esiglio non poteva durar sempre, e le disgrazie non meno che le prosperità accrescevano il credito dei Romano presso la repubblica. I Veronesi interpostisi per rimettere la pace in Vicenza, ottennero il richiamo dei signori di Romano e de' suoi aderenti, ed autorizzarono le due fazioni a nominare un podestà300. Così strana divisione dell'autorità giudiziaria affidata a passioni nemiche, non era senza esempio, e, ciò che più è notabile, praticato con felice successo pel mantenimento della pace: senza dubbio per la ragione medesima, che due armate nemiche comandate da esperti capitani possono stare a fronte lungo tempo senza combattersi.
Del 1197 i Vicentini elessero ancora un podestà contrario alla fazione Ezzelina; ed allora non solo la comune esiliò un'altra volta questo capo di parte, ma gli dichiarò guerra e mandò le sue milizie ad assediare Marostica301. I signori di Romano, situati tra il territorio di tre repubbliche, erano in libertà di allearsi con quella che credessero più utile ai loro interessi.
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