Pure una così strana inchiesta parve atto di mirabile costanza agli stessi Albigesi, e lo lasciarono in libertà di proseguire il suo viaggio.
L'ultimo più notabile avvenimento del pontificato d'Innocenzo III fu l'assemblea del quarto Concilio ecumenico di Laterano. L'anno 1215, nel mese di novembre, settant'uno metropolitani e quattrocento vescovi, più di ottocento abati e priori di monasteri, adunaronsi in Roma sotto la sua presidenza per deliberare intorno agl'interessi della Chiesa. Quest'adunanza parve che adottasse tutte le viste ed i sentimenti del pontefice che la presedeva. Si condannarono gli errori de' Pauliciani e quelli d'altri oscuri eretici che disputavano intorno alla Trinità; fu confermata la preferenza data da Innocenzo a Federico II, sopra Ottone IV, e per ultimo sanzionò questo concilio la recente obbligazione imposta ai fedeli dell'uno e dell'altro sesso di confessare almeno una volta all'anno i proprj peccati ad un sacerdote403.404
Terminato il concilio, Innocenzo III si mosse del 1216 alla volta della Toscana per rappacificare i Pisani ed i Genovesi, onde valersi di loro nella difesa di Terra santa; ma giunto a Perugia, s'infermò gravemente, e nel giorno 6 luglio cessò di vivere. Siccome gli scrittori ecclesiastici hanno il privilegio di seguire oltre la tomba i loro eroi, possiamo prendere da loro un curioso aneddoto, che malgrado il sommo rispetto che gli professavano, ci hanno conservato d'Innocenzo III. Era appena morto quando la sua anima, circondata da una orrenda fascia di fuoco, apparve a santa Liutgarde.
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