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      Se le coste dell'Impero fossero state preparate ad una vigorosa resistenza; se le munizioni ed i viveri fossero stati trasportati nell'interno, l'attacco sarebbesi reso così difficile, che il grosso partito de' crociati contrarj a quest'intrapresa sarebbero in più occasioni stati ascoltati ed avrebbero fatto rivolgere la flotta verso Terra santa, primo oggetto della loro spedizione. Ma i crociati approdarono ad Epidamno o Durazzo, ove invece d'incontrare opposizione, vi furono amichevolmente accolti dagli abitanti, che giurarono fedeltà al giovane Alessio440; approdarono di nuovo a Corcira, e vi riposarono tre settimane, non travagliati da altra opposizione che da quella di molti crociati che volevano ad ogni modo prendere la strada di Terra santa, ma che furono alla fine contenuti. Ebbero eguale accoglimento a Capo Maleo, a Negroponte, ad Andros, ad Abido, ed ovunque presero terra: l'imperatore non aveva preparata veruna resistenza; ed il popolo mancava di energia per supplire all'inerzia del sovrano.
      Finalmente i Latini, sempre secondati da un vento favorevole, arrivarono il giorno 23 giugno, vigilia di san Giovanni, a tre leghe da Costantinopoli in faccia ad un'abbazia di santo Stefano, di dove la città mostravasi tutta intera al loro sguardo441. «La gente de' navigli, galee ed usceri presero porto, ed ancorarono i loro vascelli. Ora potete ben credere che molti, che mai non lo avevano veduto, guardavano Costantinopoli, e non potevano credere trovarsi più ricca città in tutto il mondo.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo II
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1819 pagine 316

   





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