In seguito approfittando dell'oscurità della notte vicina corse tutto il rimanente della città eccitando gli abitanti a prendere le armi473. Egli loro rappresentava che i Latini chiusi entro le loro mura, in mezzo a strade di cui non conoscevano le sinuosità, potevano facilmente essere oppressi dall'immensa superiorità del loro numero; che l'intera loro fortuna, l'onore delle consorti, la vita stessa cadevano in potere del nemico, se non facevano un generoso sforzo per metterle in sicuro; che si ricordassero che andavano ad incontrare minori pericoli combattendo, di quelli che li minacciavano sottomessi che si fossero al nemico. Ma Mourzoufle parlava a gente che un lunghissimo despotismo aveva privata d'ogni energia, a gente cui la certezza della morte non bastava a rendere valorosa. Essi erano almeno quattrocento mila, ed i crociati francesi e veneziani non arrivavano ai trenta mila. Pure rifiutarono di combattere, e Mourzoufle, disperato, rientrò nel suo palazzo di Blancherna474, e prese con lui Eudossia sua moglie, ed Eufrosina sua cognata, moglie del vecchio Alessio, montò sopra una barca, e s'allontanò da una città che voleva la propria ruina.
Due nobili greci, Teodoro Lascari e Teodoro Duca, il primo de' quali era destinato a far risorgere l'Impero d'Oriente, sforzaronsi ancora, dopo la partenza di Mourzoufle, di riunire in diversi quartieri della città le truppe scoraggiate, e di condurle alla battaglia; ma non vi riuscirono, e furono anch'essi costretti a procacciarsi salvezza colla fuga.
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