Vero è che inclinavano alla parte guelfa; ma lungo tempo non pertanto mostraronsi rispettosi verso Federico, e non si dichiararono contro di lui che quando furono da lui medesimo forzati a farlo.
Il territorio bolognese, dalla banda degli Appennini, confinava con quello di Pistoja e di Fiorenza, ma le montagne erano un forte steccato per risparmiare alle confinanti repubbliche troppo frequenti querele; tanto più che i loro distretti erano sparsi di feudi indipendenti, posseduti dai conti Guidi, dagli Ubaldini, Ubertini e Tarlati. Questi gentiluomini non avevano ancora riconosciuta la sovranità di veruna repubblica, e procuravano di essere dimenticati da tutte, mantenendo la pace sulle loro montagne. Al nord i Bolognesi avevano confinanti i Ferraresi, sempre divisi da calde fazioni e dominati a vicenda da Azzo d'Este, di parte guelfa, e da Salinguerra, di parte ghibellina. I Modenesi, a ponente, e gl'Imolesi, a levante, stavano costantemente pel partito ghibellino, e con questi Bologna ebbe spesse volte guerra. La Romagna e la Lombardia erano divise in due leghe. Faenza, Cesena e Forlì avevano stretta alleanza con Bologna; mentre Rimini, Fano, Pesaro, Urbino ed i conti di Montefeltro tenevano la contraria parte. Ma se noi abbiamo omesso il circostanziato racconto delle guerre di Lombardia, a più forte ragione dobbiamo fare lo stesso rispetto a quelle della Romagna505, ove le popolazioni erano meno potenti, le città più povere; onde i prosperi o i sinistri avvenimenti avevano minore influenza sulla sorte d'Italia.
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