Una religione mistica è un culto reso al dolore540; ed i divoti trovano un certo che di divino nella violenta scossa dell'anima pel tormento del corpo; il dolore diventa per loro stessi l'unico mezzo di purificazione, il solo sacrifizio che piacer possa alla divinità; inoltre si formarono un Dio che si assoggetta ai patimenti; un Dio il di cui sacrificio rinnovasi ogni giorno, ogni ora, in tutte le parti del mondo sull'altare ove il sacerdote celebra i misterj; un Dio che creò l'inferno ed i tormenti eterni; che in questa vita innalza l'uomo colle sofferenze; che dopo morte lo purifica colle fiamme del purgatorio541. Tutto è concatenato in questo sistema fondato sul dolore, e non se gli può rifiutare una specie d'ammirazione mista di ribrezzo, non solo a motivo della bella connessione delle sue parti, ma ancora per il disinteressamento e pel sacrifizio di sè medesimo, di cui forma l'essenziale carattere dell'uomo; e per quel cupo e poetico dolore che attribuisce a tutti i grandi caratteri. Appunto perchè questo sistema non è incompatibile colle più nobili idee, sarà prezzo dell'opera lo svilupparlo. La persecuzione ne forma la sua essenza, considerandovisi i supplicj dei reprobi come un'offerta espiatoria dovuta alla divinità e come una salutare penitenza per que' medesimi che li dirigono: imperciocchè gl'inquisitori di mezzo alla gioja infernale di cui facevano mostra nelle esecuzioni, non lasciavano d'essere uomini, e fors'anco assai sensibili; sentivano profondamente l'offesa che facevano alla natura, e compiacevansi del tormento che provavano essi medesimi vedendo le pene che facevano soffrire, come compiacevansi dell'altrui dolore espiatorio.
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