Venimmo a lei: o anima lombardaCome ti stavi altera e disdegnosa,
E nel muover degli occhi onesta e tarda.
Ella non ci diceva alcuna cosa:
Ma lasciavane gir, solo guardandoA guisa di leon quando si posa.
Pure quando Sordello seppe che il compagno di Dante era di Mantova, senza ancor sapere che fosse Virgilio;
Surse ver lui del luogo ove pria stava,
Dicendo, o Mantovano, Io son Sordello
Della tua terra: e l'un l'altro abbracciava.
Ed all'occasione di questo tenero amore che avevano altra volta tutti gli uomini generosi pei loro compatriotti, Dante rimprovera alle repubbliche italiane le loro discordie con tanta eloquenza, che questo pezzo viene tenuto uno de' più belli del poema568.
FINE DEL TOMO II.
TAVOLA CRONOLOGICADEL TOMO II
Capitolo VII. Ambizione dei Milanesi; loro conquiste in Lombardia nella prima metà del secolo XII. - Regni di Lottario III e di Corrado II. - Rivoluzione di Roma 1110-1152.
Anno
Stanchezza dei due partiti dell'impero e della Chiesa.
Il governo municipale della città si rinforza sotto il regno d'Enrico IV
Rivalità di Milano e di Pavia
1100-1107 Guerre tra le città alleate delle due metropoli
1107-1111 I Milanesi attaccano e distruggono Lodi
1118 I Milanesi attaccano Como
Motivi religiosi e politici di tale guerraBattaglia sul monte Baradello
1119 Lega formata dai Milanesi contro i Comaschi
Descrizione della città di Como
1118-1127 Assedio di Como che dura dieci anni
1125-1126 I Comaschi oppressi dal numero de' loro nemici
1127 I Milanesi attaccano le mura di Como
Disperata difesa dei Comaschi
| |
Sordello Dante Mantova Virgilio Mantovano Sordello Dante Milanesi Lombardia Lottario III Corrado II Roma Chiesa Enrico IV Milano Pavia Guerre I Milanesi Lodi I Milanesi Como Baradello Lega Milanesi Comaschi Como Assedio Como I Comaschi I Milanesi Como Comaschi
|