Ho voluto nella mia persona darne un esempio a te ed ai tuoi fratelli, affinchè, quando convenga, facciate lo stesso337.»
In fatti l'esempio del santo re ne aveva strascinati degli altri, quello di Sicilia suo fratello, ed il re di Navarra, Teobaldo. Distinguevansi pure tra i crociati Edoardo, figlio d'Enrico III, re d'Inghilterra, poi suo successore, i conti di Poitou e di Fiandra, il figlio del conte di Bretagna, ed un gran numero di nobili signori338.
Ma quest'ultima crociata, lungi dall'avere un successo proporzionato al rango, alla potenza ed all'abilità de' principi che la componevano, fu la più sventurata di tutte, in modo che la sua cattiva riuscita e le triste conseguenze che ne derivarono, sconsigliarono poi sempre i cristiani da così pericolose spedizioni. La flotta crociata non potè spiegare le vele avanti luglio, e sbarcò sulle coste d'Affrica un'armata, che dopo l'unione del re di Sicilia e del principe Edoardo, pretendono alcuni numerosa di oltre duecento mila uomini, de' quali quindici mila di cavalleria pesante339. La lusinga che il bey di Tunisi farebbesi cristiano, e la supposizione di giugnere più facilmente in Egitto lungo la costa dell'Affrica, fecero preferire questa strada alla lunga navigazione dell'Arcipelago. Ma mentre stavasi aspettando il re Carlo su quelle ardenti spiagge, fra i vortici d'arena che i Saraceni avevano l'arte di dirigere sopra i Latini, l'armata fu assalita dalla peste. Fra i più distinti personaggi caddero prima il principe Giovanni di Francia, ed il cardinale Albano legato del papa: poi infermò lo stesso re san Luigi, che morì il 25 d'agosto con sentimenti di pietà e di rassegnazione degni della passata sua vita.
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