Le negoziazioni del papa per pacificare i Genovesi ed indurli a soccorrere Terra santa non avevano miglior successo, ed era sempre Carlo d'Angiò che le impediva. Due delle quattro più potenti famiglie di Genova, i Spinola ed i Doria, collegatesi col popolo, avevano procurato che si facessero molti cambiamenti nel governo per renderlo più democratico; ed avevano in cambio ottenuto che i due capi di queste famiglie, Oberto Doria ed Oberto Spinola, fossero dichiarati capitani del popolo, ed incaricati per un tempo indeterminato di tutte le incumbenze prima annesse alla carica di podestà. Questa rivoluzione ebbe luogo l'anno 1270, nell'epoca stessa in cui Carlo d'Angiò, confiscando i beni de' suoi proprj marinai genovesi, si alienava gli animi di que' cittadini: e fu questo pei nuovi governanti un motivo di favorire i Ghibellini. Dall'altra banda i Grimaldi ed i Fieschi coi capi delle altre famiglie nobili non erano lungo tempo rimasti subordinati al nuovo governo; perchè avendo inutilmente tentato di ribellargli molti castelli, furono costretti di esiliarsi; e riparatisi alla corte di Carlo, andavano istigando questo principe a muovere guerra a Genova per farli rientrare nella loro patria.
Realmente Carlo segnò un trattato coi Guelfi emigrati, in forza del quale dovea per molti anni tenere la signoria di Genova; e subito dopo, senz'esservi stato provocato dalla repubblica, ordinò di prendere in tutti i porli de' suoi dominj i mercanti genovesi che vi si erano stabiliti sotto la guarenzia de' trattati, e di confiscare a suo profitto i loro vascelli e tutte le loro proprietà. Questo ladroneccio fu commesso in sul finire del 1272; ed in principio del susseguente anno, giuntone appena l'avviso a Genova, seguirono le dichiarazioni di guerra di tutti gli alleati del re, e di tutti i Guelfi del Piemonte.
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