Allora il re siciliano si credette strettamente obbligato a soccorrere suo genero, perchè potesse ricuperare i dominj de' suoi maggiori; ma Gregorio X aveva troppo a cuore gl'interessi di Terra santa per permettere che un'armata crociata si adoperasse in imprese straniere al suo scopo nella speranza di riconquistare Costantinopoli, in tempo che aveva opportunità di allearsi coll'imperatore greco, dal quale poteva essere potentemente soccorsa. Accolse adunque gli ambasciatori che Michele Paleologo aveva mandati al concilio di Lione355 per trattare almeno in apparenza la riunione delle due chiese, per la quale il papa veniva ad estendere la sua protezione sull'impero orientale, come su quello d'Occidente.
Glorioso, non v'ha dubbio, fu il pontificato di Gregorio X, ed avrebbe lasciate più profonde tracce nella memoria degli uomini, se Gregorio fosse vissuto più lungo tempo, o avesse avuto successori degni di lui. L'Italia quasi interamente pacificata dalla sua imparzialità, dopo che il furore delle guerre civili aveva spenta perfino la speranza di riposo; l'interregno dell'impero terminato coll'elezione d'un principe che si coprì di gloria e fondò una delle più potenti dinastie dell'Europa; la chiesa greca riconciliata colla latina, e la lite tra i Franchi ed i Greci per l'impero d'Oriente terminata in una maniera giusta ed onorevole; un concilio ecumenico, cui assistettero cinquecento vescovi, sessanta abati mitrati ed altri mille religiosi o teologhi, il quale sotto la presidenza di questo pontefice si occupò di leggi utili al cristianesimo e degne di così augusta adunanza; tali sono gli avvenimenti che illustrarono il suo pontificato.
| |
Gregorio X Terra Costantinopoli Michele Paleologo Lione Occidente Gregorio X Gregorio Italia Europa Franchi Greci Oriente
|