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      Tosto che Bonifacio si sentì assicurato sul trono pontificio, esortò i principi cristiani a vendicare gli oltraggi cui era stata esposta la religione. Scrisse a Edoardo I re d'Inghilterra, e ad Adolfo di Nassou re de' Romani per esortarli a mettere fine alle guerre nelle quali eransi avviluppati, ed a portare le loro armi in Terra santa per riconquistare le città che gl'infedeli avevano prese con tanta vergogna dei Latini70. Ma se nella cristianità non eravi stata bastante energia da difendere un piccolo numero di fortezze, alle quali sembrava attaccato l'onore delle nazioni che professavano la religione di Cristo; non era presumibile che tutta l'Europa si movesse per nuovamente tentarne la conquista, quando le difficoltà erano tanto cresciute, e il regno di Gerusalemme distrutto per sempre, sicchè non v'erano più nè principi nè popoli oppressi che venissero ad affrettare i soccorsi d'Europa per salvarli da un imminente pericolo. Perciò dopo un breve fermento prodotto dal sentimento dell'obbrobrio, dall'orrore della strage di Acri e dalla pietà verso gli sventurati fuggitivi, i cristiani abbandonarono il pensiero di riconquistare Terra santa, e i mari dell'Asia furono chiusi all'Europa.
      Il pontefice che più d'ogn'altro avrebbe potuto risvegliare lo zelo per questa guerra sacra, aveva altri interessi che più gli stavano a cuore, ai quali sagrificò di buon grado quelle lontane conquiste. Erasi impegnato verso Carlo II, re di Napoli, di servirlo efficacemente nell'impresa di Sicilia.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo IV
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 288

   





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