Andronico decorò Ruggero della dignità di gran duca, e gli diede per moglie la propria nipote. Sotto la condotta di questi capi passarono in Grecia circa otto mila uomini catalani ed arragonesi detti Almogavari212. Con tal nome indicavasi la fanteria spagnuola per lo più composta di Mori e di Cristiani. Questi soldati si acquartierarono a Cizica, ove vissero colle spoglie de' Greci ch'eransi incaricati di difendere. I diritti della guerra non esercitaronsi giammai con maggior barbarie in una città nemica213. Questa vita da assassino pareva tanto dolce agli Almogavari, che non volevano a niun patto lasciarla per andare contro ai nemici. A stento per altro si ridussero in primavera del 1305 a marciare contro i Turchi che avevano assediata Filadelfia. L'armata turca comandata da Ali Syras fu disfatta ad Aulax, mortalmente ferito il generale, e la potenza greca precariamente ristabilita al di là del Bosforo. Ma la licenza de' Catalani faceva ai Greci egualmente temere le vittorie e le disfatte. Andronico, che anche in Tessaglia era stato attaccato dai Bulgari, desiderava dividere la grande compagnia, onde avere il doppio vantaggio di renderla meno potente, e di opporre valorosi soldati ai due più temuti nemici. Invitò quindi Ruggero ad unire parte delle sue truppe a Michele Paleologo suo figliuolo. Ruggero, dietro tale domanda, passò il Bosforo, non con alcune truppe, ma con tutta la sua armata, e prese i quartieri d'inverno e si fortificò a Gallipoli214.
(1307) Tale era lo stato dell'Oriente quando Clemente V volle far rivivere i diritti di Carlo di Valois, sposo di Caterina di Fiandra, alla successione dell'impero de' Latini.
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