Castruccio fu attaccato dai Guelfi, e mentre difendevasi nelle case degli Onesti e de' Fatinelli, Uguccione giunse alle porte di Lucca con tutta la cavalleria di Pisa. Niun Guelfo si presentò per difendere le mura, nè veruno del partito di Castruccio s'avvisò d'imporre condizioni a quest'armata alleata; onde Uguccione, fatta una breccia nelle mura, entrò in Lucca ed abbandonò la città al saccheggio, prima che i Guelfi ed i Ghibellini, che combattevano tra di loro, sapessero la sua venuta. Immenso fu il bottino fatto in tale occasione da' Pisani310; oltre ch'essi spogliarono coll'ultimo rigore i Lucchesi, contro de' quali avevano lungo tempo nudrito un violento odio, trovarono nella chiesa di san Freddiano il tesoro del papa, che aveva fatto venire da Roma per trasportarlo in Francia tostochè le strade fossero state più sicure. Uguccione, dopo aver fatta questa importante conquista, lasciò suo figliuolo Francesco governatore di Lucca e tornò a Pisa311.
I Guelfi lucchesi, cacciati dalla loro patria, si fortificarono in alcune castella di Val di Nievole e chiesero ajuto ai Fiorentini, i quali vivamente sentendo la sventura de' loro alleati, e spaventati dalle funeste conseguenze che questo avvenimento poteva avere, adunarono soldati da ogni banda ed accordarono una vantaggiosa pace agli Aretini, onde rivolgere tutte le loro forze contro d'Uguccione. In pari tempo chiesero al re Roberto i soccorsi che da lungo tempo avrebbe dovuto mandare in Toscana; perchè, mosso dalle loro istanze, Roberto mandò il suo più giovane fratello Pietro, il quale entrò in Firenze il giorno 18 agosto del 1314 con trecento uomini d'armi che Roberto mandava in soccorso della lega guelfa.
| |
Guelfi Onesti Fatinelli Uguccione Lucca Pisa Guelfo Castruccio Uguccione Lucca Guelfi Ghibellini Pisani Lucchesi Freddiano Roma Francia Francesco Lucca Pisa Guelfi Val Nievole Fiorentini Aretini Uguccione Roberto Toscana Roberto Pietro Firenze Roberto
|