A popoli divisi in partiti che mai non posavano le armi, erano necessari capi assoluti, e quand'ancora proclamavansi talora i nomi di libertà e di repubblica, e ripetevansi per le contrade il grido di popolo, popolo, per iscacciare un tiranno diventato esoso ai cittadini, non per ciò si ristabiliva un libero governo. I consigli non erano organizzati con abbastanza di forza perchè potessero ricuperare la sovranità, non conoscevasi omai che l'autorità degl'individui, e gli atti arbitrari non venivano più risguardati dai cittadini quale violazione dell'ordine sociale; non credevano illegale tutto quanto non era ingiusto; ed applaudivano sempre ai podestà ed ai giudici che castigavano i colpevoli, quand'ancora l'amministrazione della giustizia era nelle loro mani diventata arbitraria, e che disprezzavano tutte le forme prescritte dalle leggi andate in dissuetudine.
Per altro allorchè qualche vittoria faceva entrare un capo di parte in una di queste città, sebbene i suoi partigiani lo rivestissero del potere militare e delle attribuzioni giudiziarie de' podestà, non però doveva trovare abbastanza soddisfatta la sua ambizione: i suoi partigiani volevano essere troppo indipendenti; i suoi nemici, quantunque esiliati, non cessavano di essere pericolosi, tenendosi sempre armati; l'esempio de' suoi predecessori e de' vicini lo avvertiva che l'autorità sovrana era di breve durata, e che, lungi dal poterla trasmettere ai suoi figliuoli, non potrebbe conservarla egli medesimo fino alla morte.
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