CAPITOLO XXIX.
Nuovi capi dell'Impero e della Chiesa. - Guerre di Genova. - Guerra universale in Italia. - Papa Giovanni XXII scomunica e depone Luigi IV di Baviera, re dei Romani.
1314=1323.
Mentre il governo va incessantemente modificando i talenti, le virtù, l'ingegno e le abitudini dei popoli, scopronsi non pertanto nel carattere delle nazioni certi tratti originali, che i tempi e le circostanze non hanno potuto interamente cancellare. Così gli Spagnuoli e gl'Italiani sembranci essenzialmente diversi. Queste due nazioni, sebbene abbiano un'origine quasi comune, perchè formate dalla mescolanza de' Romani coi Goti; sebbene abitino in climi press'a poco eguali, ed abbiano idiomi vicinissimi che quasi potrebbero dirsi dialetti d'un solo idioma; sebbene ricuperassero quasi nella stessa epoca la libertà e nella stessa epoca la perdessero; sebbene abbiano lungo tempo ubbidito ai medesimi sovrani e tenuta la medesima religione, hanno qualità affatto diverse che li distinguono, e che quasi senza alterazione si sono trasmesse di padre in figlio. E queste fondamentali diversità tra le razze degli uomini è forse uno de' più importanti oggetti di meditazione che a noi presenti la storia. Abbiamo di già conosciuta l'origine del carattere degli Italiani: abbiamo veduti i Barbari portare loro lo spirito d'indipendenza, raddolcito nelle città d'origine romana, più ricche e numerose in Italia che nel rimanente dell'Europa. Assai per tempo queste città manifestarono il desiderio di libertà. Furono esse le prime che aspirarono a partecipare della sovranità, rompendo i legami che le attaccavano all'impero e cambiando le loro leggi municipali in costituzioni repubblicane: furono esse le prime che, tra i membri del corpo feudale fattesi indipendenti, acquistarono una regolare organizzazione, e seppero energicamente valersi delle loro forze.
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