Risvegliò l'animosità e la gelosia degli uditori contro il capo della casa Visconti, e si scolpò facilmente in su gli occhi di coloro che bramavano di trovarlo innocente. Chiese in appresso ed ottenne sussidj di danaro e di soldati; e, chiusa la dieta, s'incamminò verso la Toscana con mille cinquecento cavalieri tedeschi, la maggior parte de' quali erano stati al servizio di Galeazzo, e con cinquecento cavalieri somministrati dai tre signori ghibellini di Lombardia155. Passò il Po il 23 di agosto, e giunse a Pontremoli il primo di settembre, senza che il cardinale legato, che aveva più di tre mila cavalli nello stato di Parma, osasse opporsi alla sua marcia.
Castruccio era stato uno de' primi ad affrettare la discesa in Italia di Luigi di Baviera, e questi faceva grandissimo capitale de' consigli, del valore e de' soldati di così riputato capitano. Castruccio desiderava ardentemente l'arrivo dell'imperatore. Era stato a vicenda tribolato dagl'intrighi e dalle armi del potente suo vicino il duca di Calabria, signore di Fiorenza; aveva più che mai bisogno degli esterni ajuti per difendersi contro la maggioranza delle forze che l'unione dei Napoletani dava ai Guelfi di Toscana. Una delle più potenti case di Lucca, i Quartigiani, che, sebbene originariamente Guelfi, avevano contribuito all'innalzamento di Castruccio, avevano preso parte contro di lui in una trama ordita dal duca di Calabria. Nuovi progetti di ambizione, o fors'anco il desiderio di tornare in libertà la loro patria gli aveva alienati dal signore di Lucca, il quale, scoperta la loro congiura, ne condannò venti ad orribile supplicio, facendoli sotterrar vivi col capo allo in giù. Altri cento furono esiliati, e qui si fermarono le indagini di Castruccio per timore di scoprire più colpevoli che non avrebbe voluto156.
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