Diede l'investitura di questo nuovo ducato a Castruccio, il giorno di san Martino, accordandogli in pari tempo d'inquartare i suoi stemmi con quelli della Baviera163.
La vicinanza dell'imperatore teneva Fiorenza inquieta assai, non dubitandosi che non fosse per manifestare il suo sdegno contro una repubblica, che tanto apertamente erasi dichiarata pel partito de' suoi nemici: pure non furonvi ostilità tra lui e il duca di Calabria. I due nemici di quasi eguali forze si guardavano con rispetto, e non cercavano occasioni di fare sperimento della propria forza. Luigi in sul finire di dicembre prese a traverso le Maremme la strada di Roma; mentre il duca, per avvicinarsi in pari tempo che l'imperatore a Roma ed a Napoli, seguiva la strada superiore di Siena, Perugia e Rieti. La piena dei fiumi ritardò la marcia dell'armata tedesca, e gli cagionò grandissime difficoltà, ma il duca non osò approfittarne. Il 2 gennajo 1328 finalmente Luigi arrivò a Viterbo, ove fu cordialmente accolto da Salvestro de' Gatti, signore ghibellino di questa città. Intanto il duca rientrò per la via dell'Aquila nel regno di Napoli, avendo lasciati in Fiorenza mille cavalli sotto gli ordini di Filippo da Sanguineto suo luogotenente164.
Poichè Roma fu abbandonata dai papi, il suo governo degenerò in una irregolare oligarchia. Talvolta i ministri del papa o del re di Napoli vi esercitavano molta autorità; altra volta si disputavano il supremo potere le potenti famiglie dei Colonna, de' Savelli, degli Orsini.
| |
Castruccio Martino Baviera Fiorenza Calabria Maremme Roma Roma Napoli Siena Perugia Rieti Luigi Viterbo Salvestro Gatti Aquila Napoli Fiorenza Filippo Sanguineto Roma Napoli Colonna Savelli Orsini
|