Dopo ciò, tutto il corteggio tornò in Campidoglio. Aveva il popolo conferita al monarca per acclamazione la dignità di senatore di Roma, e questi la trasmise a Castruccio affinchè l'esercitasse in suo nome168.
Immediatamente dopo la consacrazione, Luigi avrebbe dovuto marciare contro Napoli colle imponenti forze ch'egli comandava, e schiacciare il suo principale avversario, che non era in istato di resistergli lungamente: ma egli sentiva che la sua coronazione era di niun valore per l'aperta opposizione del papa. Diffidava de' proprj diritti, e cercava di assodarli ora con ridicole e talvolta scandalose formalità: intentò un processo contro il papa, additato col nome di prete, Giacomo di Cahors169, lo citò al suo tribunale, e come colpevole d'eresia e di lesa maestà, lo condannò alla deposizione ed in seguito alla pena di morte170. Gli diede per successore un frate Minore, chiamato Pietro di Corvaria, che fece eleggere dal popolo e consacrare sotto nome di Nicolò V171. Ma mentre lasciava inutilmente passare, stando in Roma, la stagione di agire, Castruccio, il suo più fermo appoggio, era richiamato in Toscana da una rivoluzione che minacciavalo di rapirgli i suoi stati.
Il luogotenente del duca di Calabria a Fiorenza, Filippo da Sangineto, aveva la notte del 28 gennajo sorpresa Pistoja. Due emigrati guelfi di questa città gli avevano date le misure delle fosse e delle mura; i Guelfi di Pistoja avevano prese le armi ed aperta una breccia per far entrare la cavalleria fiorentina; e la guarnigione di Castruccio, non avendo potuto sostenersi nella fortezza, erasi ritirata a Serravalle.
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