La guardia della porta fu sorpresa, ed i congiurati corsero la città eccitando il popolo a scuotere il giogo di Passerino ed a distruggere le gabelle. Questo signore recatosi a cavallo contro i congiurati fu ucciso in su la piazza, ed il figliuolo gettato nella prigione in cui aveva fatto morire il vecchio signore della Mirandola, e vi fu ucciso dal figliuolo di quello sventurato gentiluomo. Luigi da Gonzaga, cognato di Passerino e padre dei congiurati, fu da loro proclamato signore di Mantova221. I suoi discendenti ne conservarono la sovranità fino alla metà del secolo XVIII.
Luigi di Baviera non si curò di vendicare Passerino de' Bonacossi; per lo contrario nominò in suo luogo vicario imperiale Luigi da Gonzaga, e lo invitò al congresso dei signori ghibellini che aveva convocato pel giorno 21 aprile del 1329 a Marcheria. V'intervennero Cane della Scala, il Gonzaga ed i signori di Como e di Cremona, come pure gli altri capi del partito in Lombardia222; ma Azzo Visconti ricusò di venire. Questo principe, alleato dei figliuoli di Castruccio, lagnavasi dell'ingratitudine con cui lo aveva trattato l'imperatore, e vedeva nella loro sorte, quella che gli era destinata, se Luigi entrava nel Milanese; e con un monarca senza fede preferiva ai trattati la guerra aperta. Quando ebbe avviso dell'avvicinarsi dell'imperatore, fortificò Milano e Monza per essere in istato di resistergli; ed invitando i cittadini a difendersi, gli assicurò che di quattro mila cavalieri che seguivano Luigi, due mila, nella loro miseria, avevano venduti i loro cavalli sperando di rifarsi col saccheggio di Milano.
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