I Fiorentini, avuto avviso dello stato in cui trovavasi il legato, mandarono a Bologna quattro ambasciatori e trecento cavalli per prendere il prelato sotto la loro protezione. Bertrando del Poggetto, quale signore di Bologna, era stato loro nemico; ma quando conobbero il suo pericolo, non lo risguardarono sott'altro aspetto che di rappresentante della chiesa. Gli ambasciatori trattarono con lui e col popolo che lo assediava; il legato abbandonò di buon grado la sua fortezza che non poteva lungo tempo difendere, e che, abbandonata ai Bolognesi, fu dal popolo immediatamente spianata. I Fiorentini coprirono la ritirata del legato che prese la strada della Toscana co' suoi soldati. La salvaguardia mandatagli dalla repubblica potè a stento salvarlo dalla rabbia degli abitanti della campagna che si affollavano lungo la strada, e volevano vendicarsi della sua lunga tirannia279.
Bertrando trovò a Firenze un'ospitalità che avrebbe dovuto fargli dimenticare il suo precedente malcontento contro la repubblica: pure si pretende che giunto in Avignone adoperasse ogni mezzo per ridurre il papa, suo zio, a far vendetta di coloro che gli avevano salvata la vita; ma il regno di Giovanni XXII non durò ancora tanto, perchè Bertrando, valendosi del credito che aveva grandissimo presso il pontefice, potesse far pentire i Fiorentini della protezione che gli avevano accordata.
Giovanni XXII morì in Avignone il 4 dicembre del 1334, dopo un lungo regno, durante il quale aveva scandalizzata tutta la cristianità. Tale era stata la sua avarizia, che lasciò, morendo, un tesoro di dieciotto milioni di fiorini in danaro, e di sette milioni in gioje ed in vasi di chiesa280: aveva raccolte tante ricchezze colla riserva de' beneficj vacanti in tutti i paesi cristiani de' quali percepiva i primi frutti.
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