I Fiorentini avevano avuto sentore della trama di Azzo da Coreggio, senza che volessero avervi parte; ed avevano pure rifiutata l'alleanza di Luchino Visconti, che loro faceva l'offerta di mille cavalli per attaccar Lucca395: bensì accolsero avidamente le prime aperture loro fatte da Mastino. Non si era mai cessato di rinfacciare alla signoria il rifiuto dell'acquisto di Lucca quando i Tedeschi volevano venderla all'incanto; ed il governo credette giunta l'opportunità di riparare quest'errore. Si nominarono venti commissarj con illimitate facoltà di stringere con Mastino il contratto, e di riscuotere le somme necessarie al pagamento396. Questi, coll'intervento del marchese d'Este, convennero di pagare duecento cinquanta mila fiorini al signore della Scala pel possesso di Lucca, e si mandarono cinquanta ostaggi a Ferrara dalle due parti contraenti, per rimanervi fino alla totale esecuzione del trattato397.
I Pisani, che dal canto loro erano entrati in negoziazioni con Mastino, ma che non avevano potuto offrire così alto prezzo, intesero con ispavento che i naturali loro nemici erano in procinto di acquistare così importante città, e di chiuderli con tale acquisto da ogni lato. La signoria avendo adunato un consiglio generale nella chiesa cattedrale, il priore degli anziani si alzò per aprire la deliberazione.
«Signori, egli disse, noi vi abbiamo chiamati presso di noi per avvertirvi che i Fiorentini hanno comperato Lucca: essi pretendono che tale acquisto loro aprirà ben tosto le porte di Pisa, e già ne minacciano di porre steccati fino al piede delle nostre mura, e ridurci in servitù colle privazioni e colla fame: e finalmente quando la nostra città si sarà loro resa, di spianare le fortificazioni, di distruggere tre de' suoi principali quartieri, conservandone un solo, cui daranno il nome di Firenzuola.
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