Giovanni di Boemia erasi fatto capo dei nemici dell'imperatore, e la sua attività aveva ridotto l'impero a mal termine ed accresciuti gl'imbarazzi di Luigi di Baviera. La Francia, perduto il suo antico splendore sotto il rovinoso regno di Filippo di Valois, veniva saccheggiata dagl'Inglesi; ma in pari tempo le vittorie d'Edoardo III non riuscivano meno funeste all'Inghilterra, spogliandola d'uomini e di danaro. La Spagna consumava le proprie forze nelle guerre civili suscitate dalle tiranniche imprese dei due Pietri, il crudele di Castiglia, ed il cerimonioso d'Arragona. Per ultimo il regno di Napoli, avendo perduto il vecchio re Roberto, trovavasi nuovamente esposto all'anarchia ed alle convulsioni da cui l'aveva preservato sessant'anni il regno dei principi Angioini.
Roberto era morto in Napoli il 19 gennajo del 1843 in età di ottant'anni dopo un regno di oltre trentatre anni456. Suo nipote Cariberto, o sia Carlo Uberto, re d'Ungheria, cui Roberto aveva sottratto il regno di Napoli, era morto sei mesi prima di lui, il 14 luglio del 1342, a Visgrado, dopo avere regnato quarantadue anni457. Il primo lasciava erede una figlia di suo figlio, chiamata Giovanna, maritata ad Andrea, secondo figlio di Cariberto. Il primogenito Luigi, re d'Ungheria, era succeduto al padre.
Pochi sovrani godettero così alta riputazione di sapere e di virtù al pari di Roberto, re di Napoli; ma la pubblica opinione, indulgente per i principi, colloca spesse volte tra gli uomini grandi coloro che, se fossero privati, non uscirebbero dalla mediocrità. La costante protezione da Roberto accordata ai letterati, e l'equità di molte sue leggi, gli meritarono in parte a giusto diritto gli elogi del suo secolo: ma devonsi rimproverare alla sua avarizia gli arbitrj dati ai giudici di permettere che si scontasse col danaro la pena dei delitti458; alla sua ambizione l'aver fomentato l'odio tra Guelfi e Ghibellini, quando era già cessato il motivo dei loro partiti, e di avere suscitate quasi tutte le guerre che lacerarono, durante il suo regno, l'Italia e la Germania, dalle quali ne derivarono a' suoi stati più mali che prosperità. Il regno della nipote Giovanna fece dimenticare i suoi falli, e diede all'Italia gravi motivi di desiderare una più ferma e felice amministrazione.
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