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      In allora, secondo lo andava con orgoglio dicendo il Petrarca, il solo nome di Roma valeva assai. La sicurezza ridonata alle strade nelle vicinanze di Roma risguardavasi da tutta l'Europa come un pubblico vantaggio, perchè mantenevasi tuttavia in vigore la moda dei pellegrinaggi, e perchè il giubbileo annunciato per l'anno 1350 andava a richiamare la moltitudine de' fedeli nella capitale della cristianità. I corrieri di Cola portavano una bacchetta argentata colle insegne del popolo di Roma, del papa e del tribuno; e tale distintivo li faceva ovunque rispettare. «Ho portata questa bacchetta, diceva uno di loro, nelle strade delle città e nelle foreste; migliaja di persone sonosi poste in ginocchio, e la baciarono con lagrime di gioja, riconoscenti della sicurezza resa alle strade, e dell'espulsione degli assassini499.»
      In effetto i corrieri di Cola avevano attraversata quasi tutta l'Europa, essendo stati mandati alle città ed ai comuni della Toscana, della Lombardia, della Campania e della Romagna, al doge di Venezia, ai signori di Milano e di Ferrara, ai principi di Napoli, al re d'Ungheria, al papa ed ai due imperatori eletti, per annunciar loro il ristabilimento in Roma del buono stato, della pace e della giustizia. Nicola severo e clemente, tribuno della libertà, della pace e della giustizia, illustre liberatore della santa repubblica romana (tali sono i titoli ch'egli prendeva500) gli eccitava colle sue lettere a mandare a Roma deputati, muniti di bastanti istruzioni, per deliberare con lui in un'adunanza europea intorno al buono stato dell'Europa.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





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