Barnabò, il secondo, ebbe Cremona, Crema, Brescia e Bergamo, ed in pari tempo egli si prese il carico del dipartimento della guerra. L'ultimo, Galeazzo, prese sopra di sè l'amministrazione interna ed ebbe per suo appannaggio Como, Novara, Vercelli, Asti, Tortona ed Alessandria294.
Seppesi pochi giorni dopo che Carlo IV, re di Boemia e de' Romani, era giunto in Udine il 14 ottobre ed era colà stato ricevuto da suo fratello naturale, il patriarca d'Aquilea. Ogni stato ed ogni fazione d'Italia aveva negoziato coll'imperatore eletto, ed eransi tutti lusingati di valersi della sua potenza contro i loro nemici; ma seppero con estrema sorpresa che il monarca dell'Occidente non aveva altro seguito che quello di trecento cavalieri disarmati. Carlo con questo debole accompagnamento fece successivamente il suo ingresso in Padova ed in Mantova; ed in queste due città venne ricevuto con eguale rispetto dai Carrara e dai Gonzaga295.
Durante il suo soggiorno in Mantova Carlo IV si offrì mediatore della pace tra la lega veneta ed i Visconti. Ridusse la prima a congedare la grande compagnia, che si gettò nello stato di Ravenna per saccheggiarlo: ma, giunta a Milano la notizia della rotta data dei Genovesi ai Veneziani a Porto Longo il 3 novembre del 1354, i Visconti accrebbero le pretensioni, e l'imperatore eletto si limitò a conchiudere tra le potenze belligeranti una tregua, che doveva durare fino al susseguente maggio. Tostocchè fu firmata questa tregua, Carlo IV passò a Milano per ricevervi la corona ferrea di Lombardia296.
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