La presenza dell'imperatore in Italia ed in seno ad una repubblica, riuniva intorno a lui tutti i partigiani della sua autorità. Essi sceglievano lui medesimo per giudice degli odj tra le fazioni, e delle guerre tra gli stati vicini. Essi sostenevano che il governo municipale non era stato istituito, che per rimpiazzare in sua assenza il legittimo sovrano; che all'arrivo del monarca ogni altra giurisdizione rimaneva di sua natura sospesa; che a lui si doveva immediatamente attribuire la signoria, e che essenzialmente nulle erano tutte le condizioni che gli si volevano imporre.
Carlo IV dimorò in Pisa dal 18 gennajo al 22 marzo per trattare coi comuni della Toscana, mentre l'imperatrice ed i principali baroni della Germania andavano giugnendo alla sua corte. I grandi feudatarj erano obbligati dalle costituzioni dell'impero ad accompagnare l'imperatore in Italia, e ad assistere alla sua coronazione. La curiosità e l'amore della magnificenza erano cagione che soddisfacessero più regolarmente a questo dovere che agli altri, e Carlo IV si trovò alla testa di quattro mila uomini di cavalleria, scelti tra il fiore della nobiltà tedesca302.
Era questa la seconda volta che Carlo visitava l'Italia, essendovi venuto la prima come principe reale di Boemia con suo padre il re Giovanni; egli aveva per qualche tempo governato Lucca, e si era interamente guadagnato l'affetto dei Lucchesi; egli era, non v'ha dubbio, superiore a Spinola che lo aveva preceduto, ed a Mastino della Scala che gli era succeduto nell'amministrazione della stessa città. Altronde Carlo aveva una certa affabilità, uno spirito di giustizia, ed altre virtù che lo resero caro ai suoi immediati sudditi, mentre tutto il restante dell'Italia e della Germania non poteva perdonargli i difetti del suo carattere.
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