Proponevano di cedere al re alcune città della Dalmazia, di ritenerne altre, ma quali feudi della sua corona, cui pagherebbero un tributo. Luigi non volle ascoltare veruna delle proposte condizioni, e dicharò che non accorderebbe la pace ai Veneziani finchè non gli rendessero tutta la costa dell'Illiria399. Ma era appena stato comunicato al senato cotale rifiuto, che un nuovo corriere gli portò la notizia della ritirata del re, e della liberazione di Treviso. Luigi, disgustato di così lunga intrapresa a motivo di qualche sedizione scoppiata nel suo campo, e della difficoltà di procurarsi le vittovaglie, il 23 agosto risolse di ritirarsi, e lo stesso giorno, ripassata la Piave, tornava in Ungheria con un'armata di cinquanta mila combattenti. Due mila cavalli si lasciava a dietro per guardare Conegliano400.
Vero è che non si tardò a vedere che il re, abbandonando il territorio veneziano, non aveva perciò rinunciato alla guerra. Le tre armate gli erano sembrate troppo numerose per trovare viveri e foraggi; d'altronde il tempo del servizio feudale era troppo limitato, perchè potesse fare un'importante conquista avanti che i suoi baroni ritornassero ai loro focolari. Aveva perciò mutato il suo sistema; destinava molti grandi signori dell'Ungheria per succedersi gli uni agli altri, onde continuare la guerra ciascuno alla testa di cinque mila cavalli. E perchè il servizio feudale non era che di tre mesi, ogni capo di armata doveva passare due soli mesi sul territorio veneziano, ed impiegare il terzo per l'andata e pel ritorno.
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