Seco portavano scale composte di vari pezzi, che s'innestavano gli uni negli altri, e cadauno non aveva mai più di tre gradi, di modo che potevano facilmente giugnere alla sommità delle più alte torri, e le loro scale non oltrepassando mai il muro non potevano essere rovesciate dagli assediati611.
I Pisani andavano debitori ai Visconti della venuta di questa prima compagnia; si volsero di nuovo a questi signori in principio della seguente campagna per far venire col mezzo loro nuove truppe di Lombardia. Volevano approfittare dei loro prosperi successi per ottenerne altri maggiori, e procurarsi una gloriosa pace. I Visconti, dal canto loro, trovavansi in migliore situazione che mai di soccorrere Pisa. La campagna del 1363 erasi aperta in Lombardia in un modo brillante per la Chiesa e per i suoi alleati. Un'armata di duemila cinquecento corazzieri, comandata da Ambrogio, figliuolo naturale di Barnabò, era stata rotta il 16 aprile, presso Modena. Ambrogio era stato fatto prigioniere con un gran numero di ragguardevoli ufficiali612. Ma la guerra non erasi in appresso trattata con vigore. Barnabò, scoraggiato dalla disfatta del figliuolo, aveva cercato di riconciliarsi col papa; ed in settembre aveva conchiuso un armistizio che venne seguito da lunghe negoziazioni. Il 3 di marzo 1364 la pace di Lombardia venne finalmente conchiusa. Il Visconti rinunciò a tutte le sue pretese sopra Bologna, e rese al papa tutti i castelli del Bolognese ch'egli aveva occupati. Ciò peraltro fece a condizione che il cardinale Albornoz, di cui Barnabò temeva la vicinanza, non amministrerebbe quella legazione.
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