Tutti questi composti che in quel tempo si ottenevano per l'azione dell'acido nitrico su molte sostanze organiche furono da Gerhardt e Laurent considerati come derivati di sostituzione d'una parte dell'idrogeno con residuo nitrico, come ad esempio C10H7NO2, C6H5NO2, ecc. E il Gerhardt, già nel suo Précis de Chim. org., 1844-45, li classifica in questo senso.
Il Pelouze aveva nel 1836 esaminata l'azione dell'acido nitrico sulla glicerina, ma osservò solamente che, come tanti altri corpi, veniva ossidata; e nella sua Mémoire sur la glicérine,(30) a pag. 20 scriveva:
L'acide nitrique détruit la glycérine avec facilité et la transforme en eau, en acide carbonique et oxalique, et se change lui-même en acide hyponitrique
.
Da questo lavoro del Pelouze il Sobrero certamente non avrebbe potuto toglier nulla riguardo alla sua scoperta della nitroglicerina.
L'attenzione di molti chimici nel 1845-46 si rivolse invece al fulmicotone o nitrocellulosa, nuovo e vero esplosivo scoperto quasi contemporaneamente da Schönbein(31) di Basilea e da Böttger di Frankfurt; la scoperta fatta dal geniale chimico di Basilea, di una polvere superiore di molto all'antica polvere da guerra, e per la quale scoperta prese brevetto, destò la meraviglia fra i chimici. Altri però scoprirono il segreto della preparazione di questo esplosivo, riandando col pensiero alle prime ricerche di Braconnot e di Pelouze, e analizzarono il prodotto ottenuto (Gladstone, Vankenckhoff e Reuter, Schmidt ed Hecker, Pelouze, Peligot, Béchamp, Domonte e Ménard).
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