Ed il merito è tutto suo, perchè fece la scoperta a Torino senza l'aiuto di nessuno.(34)
Dunque, non fu il caso che lo condusse a questa scoperta; fu la meditazione su un argomento di ordine generale che allora preoccupava la mente di molti chimici. Ma, si disse, tutti si occupavano di nitroderivati(35) e non è un gran merito l'averne scoperto uno: la nitroglicerina. No, perchè allora a maggior ragione si potrebbe dire: perchè non l'ha scoperta Pelouze stesso che dieci anni prima aveva studiato l'azione dell'acido nitrico sulla glicerina e non aveva ottenuto che prodotti di completa ossidazione? E non solo Sobrero fece l'esperienza sulla glicerina, ma su altri corpi quali la mannite, il saccarosio, ecc., ed anche da questi ottenne dei veri esplosivi.
Si noterà che il Sobrero quando scoprì la nitroglicerina non la preparò in piccole quantità; egli quando lesse la sua Memoria all'Accademia R. delle Scienze di Torino nel febbraio 1847, presentò anche un bel campione di nitroglicerina che pesava 300 grammi. Era in quantità relativamente grande. Questo campione si conserva tuttora ad Avigliana.
Sobrero preparò la nitroglicerina, o meglio, trinitroglicerina:
CH2.ONO2
,
CH.ONO2
,
CH2.ONO2
facendo agire sulla glicerina un miscuglio di acidi nitrico e solforico concentratissimi, come fece Schönbein pel cotonpolvere, mentre tutti i chimici precedenti avevano adoperato il solo acido nitrico. Adoperando solamente l'acido nitrico come avevano fatto Braconnot, Pelouze ed altri per la xiloidina, non riusciva a nulla.
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