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      Essa contiene in se stessa quanto basta per convertirsi totalmente in prodotti gazosi.
      Nell'incertezza in cui siamo forzati a rimanerci intorno alla costituzione di questo corpo supponendo possibile che esso fosse un nitrato di Glicerina, e somigliante per conseguenza alle sostanze grasse neutre, ho tentato se fosse possibile per via di doppia decomposizione combinare nuovamente la Glicerina cogli acidi grassi, e ricostituire le materie grasse neutre: facendo infatti reagire l'oleato di potassa col nitrato di Glicerina è cosa da supporsi possibile che ne risulti nitrato di potassa ed oleato di Glicerina. Quanto feci per dilucidare questo punto è troppo imperfetto perchè io possa portare su questo argomento un fondato giudizio: la Piroglicerina col mezzo della bollizione decompose la soluzione di sapone, ma ne eliminò dell'acido oleico, non dell'oleina. Sarebbe possibile che la Piroglicerina avesse perduto per questa reazione uno dei due equivalenti d'acido nitrico, avesse perciò decomposta una quantità proporzionale di oleato di potassa, e si fosse convertita in un composto meno ricco di acido nitrico. Questa però è una pura supposizione.
      I corpi fulminanti ottenuti col mezzo della lattina e della mannite non hanno proprietà molto diverse da quelle dello zucchero fulminante di cui ho parlato nella precedente comunicazione. Si preparano allo stesso modo, e sono ambidue solubili nell'alcool e nell'etere, insolubili nell'acqua. La mannite fulminante cristallizza (nell'alcool) in piccolissimi aghi: la lattina fulminante è amorfa.


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Memorie scelte
di Ascanio Sobrero
Utet Torino
1914 pagine 184

   





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