Rimane inalterata tuttora la mannite fulminante benchè preparata da circa 4 mesi; essa sembra essere dotata di stabilità perfetta.
Non è a dirsi che il calore favorisce la decomposizione degli accennati prodotti: alcuni saggi di zucchero e di lattina fulminanti che si erano mostrati stabili durante l'inverno, non hanno resistito alla temperatura dell'estiva stagione, e sono ora in piena decomposizione. Sarà cosa importante il conoscere quali sieno i prodotti di tale alterazione.
Frattanto accennerò che l'acqua, che stette per un mese circa sulla Piroglicerina, oltre all'essere acida, diede segni evidenti della presenza del cianogeno. Questo prodotto si genera adunque anche alla temperatura ordinaria quando una sostanza organica ricca di carbonio e di idrogeno si decompone in presenza e sotto l'influenza dell'acido nitrico.
ANNOTAZIONIIn questa memoria, che è la più importante di quelle relative alla piroglicerina o glicerina fulminante, il Sobrero descrive il nuovo esplodente con tutte le sue principali proprietà. Non solo, ma accenna inoltre ad altre materie esplosive che egli preparò, quali: la nitromannite, il nitrosaccarosio, il nitrolattosio.
Il Sobrero già in questo primo lavoro emette l'idea che la piroglicerina sia un derivato analogo ai grassi, cioè un nitrato di glicerina come allora poteva dirsi, analogamente all'oleato di glicerina per indicare l'oleina. Egli tentò anzi la doppia decomposizione tra la nitroglicerina e l'oleato di potassio nella supposizione di ottenere nitrato potassico ed oleina.
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