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      Ma il tempo, il tempo solo, diventa poi il più giusto estimatore.
      Certamente, il Sobrero avrà visto la glicerina nel laboratorio di Pelouze quando lavorava con questo chimico, perchè il Pelouze già prima del 1840 aveva studiata la glicerina,(83) ne aveva determinata la composizione, ne aveva esaminata l'azione degli acidi solforico e fosforico ottenendo gli acidi glicerosolforico e glicerofosforico.(84) Anzi Pelouze e Gélis(85) per l'azione dell'acido butirrico sulla glicerina in presenza di poco acido solforico ottennero il primo gliceride sintetico, la butirrina.
      Ma tutto questo nulla toglie al merito di Sobrero di aver studiata la glicerina sotto un altro punto di vista. A lui balenò l'idea di studiare l'azione combinata degli acidi nitrico e solforico insieme, cosa alla quale il Pelouze non aveva pensato. Si sapeva che la glicerina per l'azione dell'acido nitrico si distrugge dando acido carbonico, acqua e acido ossalico (Pelouze). Altri trovarono poi che dà anche acido glicerico. L'idea di usare l'acido nitrico concentrato, e a freddo, in presenza d'acido solforico venne al Sobrero riflettendo che così si preparava il coton-polvere e che allora la glicerina era considerata come un idrato di ossido di glicerile, come l'alcol si considerava come l'idrato d'ossido d'etile. Ma certo è, che allora la glicerina non era considerata come un alcol triossidrilico, come fu poi riguardata dieci anni dopo. E che la nitroglicerina fosse una specie d'etere nitrico il Sobrero lo pensava, perchè infatti nella sua memoria dice che probabilmente cogli alcali si deve decomporre in nitrato potassico e glicerina; il che fu poi dimostrato sette anni dopo dal Williamson e dal Railton.


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Memorie scelte
di Ascanio Sobrero
Utet Torino
1914 pagine 184

   





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