19 di questo volume.
(45) Il RUSPINi nel suo Manuale Eclettico di Rimedj nuovi, 6a ediz., Bergamo 1855, ricorda e descrive la nitromannite di Sobrero, e a pag. 406 scrive:
Il prof. Sobrero annunciò (L'Institut, 21 juillet 1847) che un corpo fulminante al più alto grado viene fornito dalla reazione dell'acido nitrico sulla mannite, la mannite nitrica.
La mannite fulminante non detona che sotto un urto violento fra i corpi duri; un calore lento la fa fondere e la decompone in seguito, ma senza detonazione. Si può, infatti, porre della mannite fulminante sopra un pezzo di carta; toccarla con un carbone ardente e fonderla senza che detoni. La mannite fulminante si decompone sotto il colpo del martello senza lasciare residuo, e senza produrre vapori nitrosi. Per questa sua proprietà potrebbe, dice Sobrero, venire sostituita al fulminato di mercurio che si mette nelle capsule da fucile".
(46) A. NOBEL, Des nouveaux agents explosifs. Lecture faite à la Société des Arts in Londra (Mon Scient., 1876, pag. 238-261). Questa Memoria da me già ricordata nelle ANNOTAZIONI alla Memoria V, pag. 35 di questo volume, meriterebbe, io credo, di essere riprodotta per intero; è quasi l'unico ed importante lavoro scritto dal Nobel sugli esplosivi. I biografi di Nobel avrebbero dovuto ristampare questa Memoria che è poco conosciuta. Avrebbe trovato il suo posto in una delle pubblicazioni annuali: Les prix Nobel.
In questa Memoria il Nobel ricorda come si sia tentato di utilizzare come agente esplosivo il nitrosaccarosio di Sobrero, sotto il nome di vixorite.
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