- Noi si vuoLpartir subito - Fu il primo discorso che facemmo.
- Non dubitatE... domani sera voi partirete... Domattina... uno di voi verrà con me e combineremo ogni cosa.
- Va bene!
- Ma saremo disturbati qua in Genova?... Dimandai io che avevo sempre fisse in mente le persecuziOni con cui ci onorava il Bolis a Livorno.
- Loro possono andare tranquillamente... Si figurino in quest'ultimo mese ne ho già imbarcati più di duecentocinquanta...
Mi rincresce non poter nominare questo giovine che con tanta abnegazione si prestava, per procurare dei difensori alla Francese repubblica; egli in oggi è uno dei miei amici più cari, ma, se lo nominassi, domani forse non avrebbe più pane e quello che è peggio, non l'avrebbe nemmeno la sua numerosa famiglia. Quanti, oh! quanti sono obbligati a nascondere le idee generose che loro bollono in cuore, per la miseria e per il bisogno! Non vi disperate però, o povere vittime, che ce lo ha lasciato detto anche Giusti:
Tra i salmi dell'uffizioC'è anche il Dies irae
O che non ha a venireIl giorno del giudizio?!
Si dormì in un Albergo, a cui c'indirizzò il nostro amico; il proprietario, i camerieri la pensavano come noi e terminammo la serata, cullandoci tra le più belle illusioni e facendo i più attraenti progetti per l'avvenire.
Al mattino Materassi andò a fissare per la partenza; noi andammo a vedere i magnifici giardini dell'Acquasola ed ammirammo tutta la poesia di una magnifica giornata; il mare, la terra, il cielo erano ridenti, ridenti come il nostro pensiero, che spaziava in quell'Oceano di luce, in quel verde sterminato delle miriadi di piante che ci circondava, e che traeva da tanta magnificenza di natura nuova forza per tentare l'impresa, e certa speranza di sicura riuscita.
| |
Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
|
|
Lpartir Genova Oni Bolis Livorno Francese Giusti Dies Albergo Materassi Acquasola Oceano
|