Le frequenti visite che il generale Badese con un unzione veramente apostolica faceva al vescovo, l'intimità più che fraterna che esisteva tra questi due personaggi, il patriottismo ben noto del pastore che aveva sotto la sua tutela i buoni abitanti delle Côte d'Or furono dicerto la ragione precipua per cui nacquero e presero voga queste chiacchiere di nessuna entità. Io non posso credere che un capo di stato maggiore, reputatissimo come è il signor Moltk, possa ritenere ai suoi ordini un sagrestano che si lascia imbecherare dalle fandonie impossibili di un porporato qualunque.
Dopo aver bevuto dell'eccellente Wermuth, lasciammo il palazzo, che cominciavamo a riguardar come nostro, e rientrammo in quelle strade, dove un continuo viavai di soldati, di cavalieri, di carri, d'artiglierie produceva un chiasso, una confusione che c'inebriava, mentre avrebbe fatto venire un'emicrania solenne al pacifico e ben pasciuto gaudente, che per caso si fosse trovato lassù.
Arrivati appena nella rue Condé, via principale della città, degli applausi entusiastici ci colpiron gli orecchi; poi un correre concitato di ragazzi e di donne; uno spalancarsi di finestre; un'affollarsi repente lungo i marciapiedi, ed un gridìo unanime, pieno, che ci produsse immediatamente una commozione indicibile. Vive Galibardi (!) Vìve le premier defenseur de la France. Il primo soldato della libertà dei popoli passava per quella strada, ed il popolo che in tutto il mondo fa sempre sentire la generosa sua voce in favore dei generosi che alla libertà dedicano la loro intiera esistenza, accoglieva come si conveniva, ben differente dai grandi del mondo che dispregiano sempre, chi è grande davvero.
| |
Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
|
|
Badese Côte Moltk Wermuth Condé Galibardi Vìve France
|